Rifugio Chabod, da Pravieux
Access
Dalla barriera dell'autostrada di Aosta-Ovest tenere la sinistra seguendo le indicazioni per Aosta - Saint-Pierre. Dopo un chilometro, alla rotonda, prendere la seconda uscita per immettersi sulla strada statale . Procedere sulla statale per 4,3 chilometri superando l'abitato di Saint-Pierre sino a raggiungere una nuova rotonda con l'effige del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Prendere la prima uscita e continuare sempre sulla strada statale per 1,4 chilometri sino ad incontrare l'uscita verso Introd/Rhemes S.G/Rhemes N.D/Valsavarenche. Proseguire per 700 metri e alla rotonda prendere la prima uscita imboccando la per la Valsavarenche. Seguire la regionale per 3,9 chilometri, oltrepassare l'abitato di Introd e, dopo una serie di tornanti si raggiunge, bivio per la Val di Rhêmes . Proseguire a sinistra sulla e risalire la vallata per altri 22,1 chilometri superando il capoluogo Dégioz, il villaggio di Eau Rousse ed infine, dopo un paio di tornanti, si raggiunge la spianata di Pravieux dove a sinistra del senso di marcia è ubicato il parcheggio gratuito 🅿️ dedicato agli escursionisti ed alpinisti che procederanno in direzione del Rifugio Chabod e del Gran Paradiso.
[0h40'] - [30,6km]
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Introduction
Meta di avvicinamento al Gran Paradiso per gli sci-alpinisti, il Rifugio Chabod può divenire un'interessante meta fine a se stessa per il popolo dei ciaspolatori. Paesaggi bellissimi ed incontri faunistici ravvicinati sono gli atout principali di questa escursione.
Description
Lasciata l'auto si attraversa il torrente Savara su di un ponticello in legno; si svolta a destra e si inizia a risalire in direzione di un casolare isolato. Superato il casolare si incontra l'inizio del sentiero estivo che si imbocca per raggiungere in breve l'Alpe Pravieux (1871m, 0h10'). Si prosegue risalendo la bellissima mulattiera costeggiata da impeccabili muri in pietra a secco; con una serie "infinita" di svolte si risale il bel bosco di larice sino a raggiungere un breve spiano poco sopra i 2000m. Da qui il bosco comincia a diradarsi aprendo interessanti scorci sulle cime della Valsavarenche sino a raggiungere Lavassey (2194m, 1h00') dove si trova un casotto dei guardiaparco e degli interessanti alpeggi dalla caratteristica forma a semi-botte.
Si supera Lavassey aggirando a sinistra il casotto ed iniziando a risalire il pendio che, abbandonati gli ultimi alberi, si fa decisamente più ripido. Lentamente si entra nella parte alta del vallone di Savolère mentre appare, davanti all'escursionista, il Gran Paradiso in tutto il suo splendore. Lentamente il pendio degrada mentre si costeggiano i contrafforti della Costa Savolère sino a ritrovarsi praticamente ai piedi del rifugio; si svolta a sinistra e si risale il pendio a mezza costa sino a raggiungere infine il Rifugio Federico Chabod (2750 m, 2h30').
Dal rifugio si può apprezzare un bel panorama sia sul Gran Paradiso, si può vedere bene la via normale dal Chabod, sia sui monti dell'alta Valsavarenche: dalla Punta Basei alla Punta Bioula.
Il ritorno avviene per la medesima via dell'andata (1h30').
Il rifugio, dedicato allo storico e alpinista Federico Chabod, una delle più importanti figure intellettuali valdostane del novecento, è stato inaugurato nel 1985.
Riferimenti Bibliografici
- Tracce Lievi - Martini Massimo - Martini Multimedia Editore, Saint-Vincent, 2007