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Rifugio Coda

ivano_ruffoni

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Last survey: 27/11/2005
Difficulty
T2
Length
10.60 Km
Departure altitude
1445 m
Arrival height
2280 m
Positive difference in height
812 m
Negative difference in height
812 m
Round trip time
03h00'
Return time
02h15'
Recommended period
Exposure
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Access

Lasciata l'autostrada A5 al casello di Pont-Saint-Martin, dopo 100m si svolta a destra e si incontra una prima rotonda, prendere la seconda uscita. Poco più avanti si accede ad una seconda rotonda: prendere la terza uscita, e si entra nel centro abitato di Pont-Saint-Martin. Dopo alcune centinaia di metri si incontra l'inizio della SR44 per la Valle del Lys: si svolta a destra e la si percorre per 10,2km, superando gli abitati di Lillianes e Fontainemore. Circa un chilometro dopo l'abitato svoltare a destra seguendo le indicazioni per Pian Coumarial. Si attraversa il Lys e si risale la strada comunale per circa 7,3km superando in sequenza gli abitati di Colombit, Pacoulla, Pianpervero, Jugeo, Chouchal, Pra Dou Sas, Cios, Challasc, Colla, Grange, Savaroy, Goy e Coumarial sino a raggiungere l'ampio parcheggio alla fine della strada. Nell'attigua area pic-nic si trova un fontanile 💧 per il carico dell'acqua: non vi sono altri punti acqua lungo il percorso.

Come arrivarci con GMaps

Come arrivarci con Apple Maps

Introduction

Il Rifugio Coda sorge in prossimità della Punta Sella, alle pendici del Mont Mars. Il rifugio è base di partenza per la salita alpinistica al Mont Mars lungo la "Cresta dei Carisey"). L'itinerario si svolge in un ambiente particolarmente solitario e dimenticato.

Description

0h00' Pochi metri prima del parcheggio di Pian Coumarial (1445m), sulla destra, in prossimità della tettoia con i cassonetti dei rifiuti, diparte il sentiero 3 per il Rifugio Coda. Si sale in diagonale a traversare la pista di fondo, ci si immette in un bosco di faggi e, dopo essere passati accanto ad un alpeggio, si esce su una strada sterrata poderale. Oltrepassata la strada si sale in un bosco di larici e si perviene alla casa Chicail (1556m). Proseguendo si esce dal bosco e si raggiungono i prati dell'Alpe Vercosa. Trascurando a monte la strada sterrata per l'Alpe Leretta e l'Alpe Gouglias, si segue la traccia praticamente pianeggiante che porta ad attraversare su una passerella in legno un primo torrente e, successivamente, su un robusto ponte sorretto da due grosse travi, il torrente Gouglias. Passato il ponte si sale su una bella mulattiera, a tratti scalinata, fino al bivio (1750m) con la scorciatoia (non consigliata a causa delle possibili cadute di massi) per il Rifugio Coda. 

1h00' Seguita la traccia di destra, si oltrepassa il torrente Carisey e con percorso quasi pianeggiante, fra grossi massi, si giunge all'Alpe Carisey inferiore. Guadagnato il centro del vallone si risale all'Alpe Carisey superiore (1934m). 

1h45' Ormai si è in vista della croce posta al Colle di Carisey. La traccia compie un ampio curva in senso antiorario, incrocia il sentiero 1 proveniente dal Col Portola, e risale fino alla sella erbosa del Colle di Carisey (2131m, 2h20').

 Al colle si incrocia il sentiero gta (Gran Traversata delle Alpi) e l' AVAB (Alta Via Alpi Biellesi). Ormai in vista del Rifugio Coda si svolta a sinistra seguendo la cresta erbosa. Poco più avanti il crinale si allarga, si passa a monte del lago del Montagnit (raggiungibile con una deviazione a sinistra) ed in breve si raggiunge il Rifugio Coda (2280m) 2h45'

Conviene completare l'escursione salendo alla vicina Punta Sella (2315m, 2h55'). 

Il panorama è particolarmente bello a nord-ovest verso il Cervino e la testata della Val d'Ayas, a nord-est verso il Mont Mars, a nord (in basso) verso il piccolo lago Goudin e a sud verso la catena montuosa che termina con la Colma di Mombarone. 
La discesa avviene lungo il medesimo itinerario: si scende al Rifugio Coda e si ripercorre il crinale fino al Colle di Carisey (2131m, 0h20'), si scende con una larga curva in senso orario all'Alpe Carisey superiore (1934m,0h40'), si raggiunge il bivio (1750m, 1h20') con la scorciatoia per il Rifugio Coda e si scende al Pian Coumarial (1445m, 2h15').

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Rifugio Coda
domenica 16 giugno 2024

Rifugio Coda, anello da Pian Coumarial

Report della gita

Sabato scorso splendida gita di media difficoltà (poco più di 800 m di dislivello) in Valle d’Aosta

Era dall’anno passato che avevo preso in esame questa gita, che ha una particolarità tutta sua …

In pratica, il punto più alto che si raggiunge è una bellissima finestra sui vari 4000 della Valle d’Aosta… basta solo cercare il giorno giusto (possibilmente un sabato…) che avesse le condizioni meteo adatte…
Da anni, ormai, mi affido a www.ilmeteo.it che solo pochissime volte in passato mi ha deluso, ma mai quando si va in Vallée! ed ha comunque percentuali di successo alte, che sono difficilmente pareggiate da altri…
Finalmente il 25 lug si sono verificati i giusti presupposti e così…………
Partenza molto mattutina e uscita autostradale a Pont (primo svincolo in Valle d’Aosta)
Colazione e, dopo aver preso la provinciale che risale la vallata di Gressoney; dopo Fontainemore si piega a destra con una strada che si inerpica fino a Plan Coumarial, a 1450 m.
Al termine dell’asfalto, la strada si allarga con molti spazi per lasciare le auto. Peraltro pochissime le macchine parcheggiate… si parte intorno alle 8.45
Di fronte all’area attrezzata e al punto di ristoro (100 metri prima della fine della carrozzabile), la cartellonistica indica il sentiero n. 3 per il rifugio Coda, che si infila tra gli alberi.
All’inizio, si sale nel bosco di faggi, si supera uno sterrato, si incontrano diverse baite (Casa Chicail 1536 m) e l’Alpe Vercosa 1600 m. Si tralascia sulla sinistra una poderale e si continua fino ad attraversare un piccolo rio su degli assi di legno e dopo il ponte, un po’ malconcio, sul torrente Gouglias… In seguito, c’è un tratto di mulattiera lastricato a larghi gradini… si arriva così ad un nuovo ponte (e a monte una bella cascata) e bisogna fare una scelta…
In molte relazioni che ho letto, si consiglia di proseguire per il colle Carisey e di ignorare la deviazione a sinistra… Personalmente non sono d’accordo! Precisiamo meglio: ciò dipende dal fatto che tutti si riferiscono alla scorciatoia disagevole che risale al lago Montagnit (che in realtà, da quanto affermato dal gestore del rif. Coda, è ormai in totale disuso e abbandono…) … Ma la verità è un'altra… infatti nel 2007 è stata disegnata una nuova scorciatoia che passa dal lago Goudin (marcata con il n. 3A) (notizia letta su bel sito http://montmars.altervista.org/montmars/ ). Quindi, si sceglie questa via che risulterà di grande soddisfazione… In breve, si raggiunge l’Alpe Serafreda (intorno a quota 1800 dove il n. 3 A si immette sul n. 1 (tenere la destra), In zona, si dovrebbe poi vedere, a puro titolo di curiosità, anche la deviazione x il lago Montagnit (anch’essa sulla destra rispetto alla via che si percorre), evidenziata da bolli blu, ma ci sfugge …
Si sfiora, poi, una consistente lingua di ghiaccio… e siamo solo a circa 1900 metri di quota!
La salita è ripida, in seguito pianeggiante e si sbuca dal lago Goudin 2093 m!
Lo specchio d’acqua è contornato da un nevaio di notevoli dimensioni! il sentiero ci gira intorno (destra) poi con un nuova erta ascesa si incrocia l’inizio della via attrezzata per il monte Mars (EE/F), alto 2600 m e distante 2h. In un baleno, si è sulla cresta con panorama sul versante piemontese sgombro da nubi. Si ignorano le diramazioni in arrivo da Oropa e tagliando a destra il monte sul lato piemontese (si nota il lago di Viverone), si arriva in vista del rifugio
Dal Coda a 2280 m, si sale a Punta Sella, 2315m, in 5’ (3h20m dalla partenza).

Qui lo spettacolo che si ammira è mozzafiato…
Si parte dal monte Mars proprio di fronte, poi girandosi lentamente verso sinistra si vedono nell’ordine il monte Rosa, il Cervino, la neve sul Grand Combin, il Bianco, le aguzze punte dell’Avic e dell’Emilius, il gruppo del Paradiso e tutta una altra serie di montagne minori (si fa per dire)… si intravede pure il Monviso, quasi in posizione opposta da quella di partenza… il tutto senza nuvole o foschie!!!!!!!!!!!!!!
Non esistono parole per descrivere la vista e anche le foto forse finiscono per essere riduttive, dopo essersi riempiti gli occhi di tanta abbondanza…

Dopo si scende e si mangia al rifugio Coda (tel. 0152562405 jelasipietro@libero.it ), gestito in modo molto familiare e affabile da una coppia che ne ha viste di cose al rifugio… peccato che ci siano pochissimi ospiti… visto lo scenario e il colpo d’occhio che si gode da quassù… mah! In fondo, in tutta la salita fino alla cresta per il monte Mars e la discesa (dopo il colle Carisey e il bivio per Lillianes) non abbiamo incontrato proprio nessuno…!!
Tornando al pranzo, è ottima la polenta concia con lo spezzatino! Inoltre, non è vero come letto su un sito che l’acqua sia carissima (fate voi, 2 E. per un litro e mezzo…), probabilmente l’estensore della nota non è mai andato, ad esempio, … in Francia… (lì si che si fan pagare la minerale...))
Due note sul rifugio sembrano opportune: Il nome completo è “Delfo e Agostino Coda”.
Il primo era un giovanissimo partigiano perito durante la guerra di liberazione (nell’autunno del 1944 a soli 16 anni!), mentre il secondo era il padre che diede un sostanzioso contributo per la costruzione di un rifugio alpino, a ricordo del figlio scomparso. E’ stato inaugurato nel 1947, successivamente intitolato anche al padre, dopo la sua morte avvenuta nel 1958, e l’ultima ristrutturazione è del 1993 (una cinquantina i posti disponibili).
Dopo una riflessione sui tempi andati e una lunga pausa, si riparte (n. 3) per il col Carisey 2131m da cui si piega a destra in rapida discesa. Nuovo consistente nevaio, proprio dal bivio per Lillianes (ancora a destra), perdendo quota fino a toccare l’Alpe Carisey superiore a 1934 m. Dopo aver sfiorato un altro casolare, si aggira il monte, quasi in piano, su alcuni tratti di noiosa pietraia fino a ritrovare, finalmente, il bivio del mattino.
Da qui, si ridiscende verso l’auto che si ritrova verso le 17.05, dopo oltre 150 scatti fotografici...
Visita alle varie frazione della vallata fino a Gressoney la Trinitè e, al termine, dopo aver mangiato un boccone, partenza per Genova quando ormai è sera… arrivo a casa alle 23.15, ma tanto il giorno dopo è domenica…
Note finali al tracciato: Ottimo giro, Per conto mio, azzeccata l’idea di passare dal lago Goudin all’andata, mentre la discesa dal colle Carisey, pur essendo panoramica, alla fine risulta lunga e anche un po’ noiosa (ma forse è solo la stanchezza accumulata nella giornata)…
Un altro aspetto sono i tempi di percorrenza che ho ritrovato un po’ ovunque (libri, siti, ecc.); a me sembrano sottostimati per un escursionista che voglia anche guardasi intorno e non galoppare come un cieco corridore (su un libro della “Iter” addirittura il ritorno è dato in soli 90’… mentre noi, non perdendo particolarmente tanto tempo e procedendo bene – considerato anche il fondo scomodo -, abbiamo impiegato 2h50m !?! boh?!)

Sviluppo percorso: Coumarial – Alpe Vercosa (n. 3 – 30 minuti) / Alpe Vercosa – ponte con bivio (n. 3 – 45 minuti) / ponte con bivio – Alpe Serafreda (n. 3 A – 15 minuti) / Alpe Serafreda – Lago Goudin (n. 3 A e n. 1 – 60 minuti) / Lago Goudin – inizio attrezzata per M. Mars (n. 3 A e n. 1 – 35 minuti) / inizio attrezzata per M. Mars – Cresta tra Piemonte e Valle d’Aosta (n. 3 A – 2 minuti) / Cresta – rifugio Coda (n. 3 A – 10 minuti) – Coda - Punta Sella (5 minuti) / PAUSA / Rif Coda – Colle Carisey (n. 3 - 30 minuti ) / Colle Carisey – Bivio per Lillianes (n. 3 – 20 minuti) / Bivio per Lillianes - Alpe Carisey superiore (n. 3 – 20 minuti) / Alpe Carisey superiore – ponte bivio del mattino (n. 3 – 50 minuti) / ponte bivio del mattino - Coumarial (n. 3 – 50 minuti).

Dislivello totale di circa 870 metri, per una percorrenza di circa 6h – 6h15m (da ricordare che lo sviluppo del ritorno è decisamente più lungo rispetto al percorso del mattino).

Ciao a tutti
Maurizio Lo Conti

Se volete, molte foto al link
http://www.cralgalliera.altervista.org/altre09.htm

il file è in pdf ed è possibile ingrandire fino a +200% con il relativo comando sulla barra strumenti, senza perdere la qualità nell’immagine.

Link diretto

http://www.cralgalliera.altervista.org/rifugioCoda09.pdf

Informazioni generali

Condizioni via o sentiero:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Rischio valanghe:
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Condizioni ghiacciaio:

Avvistamenti

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Rifugio Coda
domenica 16 giugno 2024

Rifugio Coda e Punta Sella

Report della gita

 

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giancarloberetta

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Rifugio Coda
domenica 16 giugno 2024

Rifugio Coda, Punta Sella

Effettuato il giro ad anello con salita dal Col Carisey e discesa dal Colle Sella verso la'lpe Serrafredda con sentieri evidenti e ben segnati. Molti escursionisti saliti da entrambe i versanti; giornata limpida sulla Valle d'Aosta ( si vedeva anche il lontano Monte Bianco) mentre verso Oropa le nuvole coprivano ogni cosa lasciando sbucare solo qualche cocuzzolo. Gita......defaticante dopo la Grande Rochére di ieri.
bradipo

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Rifugio Coda
domenica 16 giugno 2024

Rifugio Coda

sole pieno in valle d'aosta, nebbia e freddo in piemonte!
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Rifugio Coda
domenica 16 giugno 2024

Rifugio Coda

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