Gressoney-Saint-Jean
Photo credits:
Gressoney-Saint-Jean ©2015 Massimo Martini
Scheda informativa
Superficie: 69,63 kmq
Altitudine: 1385m
Maggior elevazione: Testa Grigia (3315m)
Numero abitanti: 815
Nome in dialetto: Gressoney Sen Dzan
Nome abitanti: Gressonards - Gressonar, Gressonarde
Santo Patrono: Saint-Jean-Baptiste (24 giugno)
Sito internet: www.comune.gressoneystjean.ao.it
Webcam:
Comuni confinanti: Ayas, Brusson, Gaby, Gressoney-la-Trinité, Rassa, Riva Valdobbia
Villaggi e frazioni:
Alpeggi:
Descrizione
E' il comune principale della vallata del Lys, che è nota anche come Valle di Gressoney (toponimo condiviso anche con il comune di Gressoney-La-Trinité, con il quale era unito fino al 1767).
La peculiarità principale di questo paese è costituita dalla popolazione, che appartiene all'etnia walser, di lingua titsch (una variante arcaica dell'alemanno). Ciò ne ha ovviamente determinato tutta la storia, sia religiosa che civile: provenienti dal nord Europa attraverso gli alti valichi alpini, i walser hanno sempre mantenuto dei legami con le terre di origine, sia come meta di emigrazione stagionale, sia come oggetto di traffici commerciali. Infatti la vallata era nota al di là delle Alpi come Krämertal o valle dei mercanti.
Circondato dalle alte vette del gruppo del Monte Rosa, Gressoney non ha tardato a diventare anche un'ambita meta turistica: la più nota tra i villeggianti "della prima ora" fu senz'altro la Regina Margherita, moglie del re d'Italia Umberto I. Di lei si conserva il castello che il marito le donò nel 1904; attualmente di proprietà dell'amministrazione regionale, è sede di mostre e concerti.
Ovviamente il moderno turismo di massa ha raggiunto anche Gressoney, che è diventato un centro molto importante sia per i soggiorni estivi, grazie alle numerose escursioni ed ascensioni di ogni grado di difficoltà, sia soprattutto per lo sci, grazie al vasto comprensorio del Monterosaski ed alle piste di fondo.
La peculiarità principale di questo paese è costituita dalla popolazione, che appartiene all'etnia walser, di lingua titsch (una variante arcaica dell'alemanno). Ciò ne ha ovviamente determinato tutta la storia, sia religiosa che civile: provenienti dal nord Europa attraverso gli alti valichi alpini, i walser hanno sempre mantenuto dei legami con le terre di origine, sia come meta di emigrazione stagionale, sia come oggetto di traffici commerciali. Infatti la vallata era nota al di là delle Alpi come Krämertal o valle dei mercanti.
Circondato dalle alte vette del gruppo del Monte Rosa, Gressoney non ha tardato a diventare anche un'ambita meta turistica: la più nota tra i villeggianti "della prima ora" fu senz'altro la Regina Margherita, moglie del re d'Italia Umberto I. Di lei si conserva il castello che il marito le donò nel 1904; attualmente di proprietà dell'amministrazione regionale, è sede di mostre e concerti.
Ovviamente il moderno turismo di massa ha raggiunto anche Gressoney, che è diventato un centro molto importante sia per i soggiorni estivi, grazie alle numerose escursioni ed ascensioni di ogni grado di difficoltà, sia soprattutto per lo sci, grazie al vasto comprensorio del Monterosaski ed alle piste di fondo.
