Aymavilles

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Ritratto di maurizio
maurizio
Aymavilles, il castello
Photo credits: 
Aymavilles, il castello ©2008 Massimo Martini

Scheda informativa

Superficie: 53,41 kmq
Altitudine: 640m
Maggior elevazione: La Grivola (3969m)
Numero abitanti: 1962
Nome in dialetto: Le S-Amaveulle
Nome abitanti: Aymavillois - Amaveullen, Amaveullentse
Santo Patrono: La Royauté du Christ (20 novembre)
Sito internet: www.comune.aymavilles.ao.it
Webcam:
Comuni confinanti: Cogne, Gressan, Jovençan, Saint-Pierre, Sarre, Valsavarenche, Villeneuve
Villaggi e frazioni: Bettex, Caouz, Cerignan, Chabloz, Champessolin, Champlan, Champleval-Dessous, Château, Chef-Lieu, Cheriettes, Chevril, Clos Savin, Crétaz Saint Martin, Croux, Dialley, Ferrière, Folliex, Fournier, Glassier, La Camagne, La Cleyvaz, La Poyaz, La Roche, Micheley, Montbel, Moulins, Ozein (Belley, Chantel, Dailley, La Charrère, Murasses, Vers Les Prés, Ville), Pesse, Pompiod, Pont d'Ael, Saint Léger, Saint Maurice, Seissogne, Sylvenoire, Turlin (Chanaberta, Turlin Dessous, Turlin Dessus), Urbains, Venoir, Vercellod, Vieyes, Villetos
Alpeggi:

Descrizione

Comune di fondovalle posto a pochi chilometri ad ovest di Aosta.
Il toponimo, secondo una prima ipotesi sarebbe composto da due parti: la prima "Ayma", deriverebbe dal nome del cittadino romano, Caio Avilio Aimo, che fece costruire lo spettacolare ponte-acquedotto in località Pondel nell'anno 3 a.C., come ricorda un'iscrizione murata nella parete. La seconda parte del toponimo, "villes", sembrerebbe risalire alla presenza sul territorio di due diverse comunità, almeno fin dal medioevo. In effetti, seguendo i conflitti e le rappacificazioni intervenute tra le due parrocchie di Saint-Léger e Saint-Martin si può scrivere buona parte della storia del paese. Altre ipotesi si sono succedute, fino alla più recente che prevede l'esistenza intorno al VI secolo di un/una Amatus o Amata, cui fare seguire il suffisso villa inteso nel senso attribuitogli dai popoli germanici (franchi), cioè di villaggio rurale. (J.-C. Perrin, Aymavilles, t. I, Aosta 1997, p. 48-53).
Ma le vestigia più importanti del passato, oltre al già citato acquedotto romano, sono quelle rappresentate dal castello. L'edificio è di forma singolare, composto da quattro torri merlate aggiunte nel XIV secolo ad un edificio preesistente. Ad occuparsi di questo primo importante restauro fu Aimone di Challant, che aveva appena ricevuto dai Savoia la signoria di Aymavilles e che avrebbe così dato origine ad un importante ramo collaterale della principale famiglia nobile valdostana.
Un secondo restauro del castello, in funzione più residenziale che militare, è da attribuire al barone Joseph-Félix de Challant, che verso il 1730 gli diede quell'aria barocca che ancora oggi possiamo ammirare. Attualmente l'edificio è di proprietà della Regione Autonoma Valle d'Aosta.
L'economia del paese fu in passato prevalentemente agricola, come testimoniano ancora alcuni villaggi di media montagna di suggestiva ed antica bellezza (Ozein, Vieyes e Sylvenoire), ma una certa importanza la ebbe anche l'industria metallurgica tra il XVII ed il XIX secolo. Attualmente la porzione di popolazione dedita all'agricoltura è, come prevedibile, largamente minoritaria, ma la produzione di mele ed il settore vitivinicolo hanno ugualmente conseguito risultati di prestigio.

 

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